Tutti sanno che, ad un primo sguardo, una pagina di musica Braille non differisce in alcun modo da una pagina letteraria o matematica.
I simboli Braille sono sempre e comunque disposti uno dopo l'altro, una riga dopo l'altra.
Questo dipende dal fatto che una stessa combinazione di punti Braille (es. il punto 1), a seconda dei contesti, può avere significati anche molto diversi.
Infatti il punto 1 può rappresentare una lettera "a", se preceduto dal segnanumeri (punti 3456) rappresenta la cifra "1", e, in musica, può rappresentare il dito numero 1, ma anche un vocalizzo (nei brani vocali), e altro ancora, a seconda del contesto.
E allora come si fa per sapere se una certa sequenza di combinazioni Braille rappresenta una parola o un frammento musicale?
Apri gli esempi usando il BMR o BME
Entrambi sono molto simili; sono costituiti da una serie di lettere: "defghijd". L'unica differenza tra l'esempio 1 e 2 è che nel 2 le lettere sono preceduti dal punto 5.
Ora controlla se entrambi contengono note muicali.
Come si può fare? Semplicemente usando la funzione "Suona". Se si tenta di riprodurre l'esempio 1, non sentirai niente. Il programma non riprodurra alcun suono. Se si ascolta la descrizione degli elementi spostandosi con il cursore da un carattere all'altro il programma pronuncerà la parola "sconosciuto" oppure leggera la combinazione dei punti.
Ora fai la stessa operazione con l'esempio 2.
Questa volta, utilizzando la funzione "suona", sarai in grado di sentire la scala maggiore di Do.
L'esecizio 2, rispetto all'esecizio uno ha in più il simbolo 5, posto all'inizio della seconda linea. Questo simbolo infatti ha permesso di convertire le lettere in note musicali; esso si chiama simbolo di ottava, in questo caso quarta ottava. Come si può vedere, il segno di ottava è necessario per qualificare i vari segni Braille come le note musicali. A differenza delle note sul pentagramma, le note in braille non necessariamente hanno bisogno della chiave, ma devono per foza essere precedute dal segno di ottava. Il simbolo di ottava fornisce una sorta di sostituto della rappresentazione spaziale di note. Le considerazioni e gli esempi di cui sopra non sono certo destinate ad affermare che qualsiasi sequenza di lettere in braille o altri simboli preceduti da un segno di un'ottava diventerà uno spartito.
Quello che vogliamo sottolineare è che una sequenza di simboli Braille (selezionati secondo la notazione internazionale musicale Braille) deve recare il simbolo di ottava per essere interpretato (sia da una persona, o un programma per computer) come le note ad un determinato passo.