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Lezioni sulla preparazione di materiale Braille

Ricavare musica Braille dal Midi

Talvolta, se disponiamo di un buon file midi e per buono intendiamo un file con le note correttamente quantizzate , è possibile ottenere in breve tempo una partitura in braille, con semplici passaggi.
Prima di spiegare i passaggi però è necessario chiarire i problemi collegati alla quantizzazione



2.1 I problemi della quantizzazione.

Quando si importa un file midi per poter ottenere una partitura bisogna stare molto attenti che il file in questione sia ben quantizzato.
La quantizzazione è una funzione tipica dei sequencer e degli editor musicali
Non si tratta di una funzionalità intrinseca nello standard midi ma bensì una interpretazione semi-intelligente del programma che, dietro vostra scrupolosa indicazione, si preoccuperà di mettere a tempo tutte le note dell'esecuzione.
Per essere sicuri che il programma, anzichè migliorare le cose, non faccia danni, dobbiamo tenere presente che innanzitutto l'esecuzione deve essere il più vicino possibile al tic del metronomo, inutile sperare che il sistema metta a posto i "fuori tempo" : se il brano non viene suonato con il tic del metronomoo tutto si trascina e ingarbuglia.
Infatti quando si suona su una tastiera è impossibile che la nota sia suonata precisamente sul tempo che noi vogliamo, ci sarà sempre uno scarto di tempo (anche infinitesimo e quindi impercettibile) tra la nota suonata e il valore voluto. Ora quantizzando con un valore = 1/4 si avrà l'effetto che la nota suonata verrà spostata (e quindi eseguita) in modo da cadere perfettamente sul quarto. Da qui si capisce l'importanza di una giusta impostazione della risoluzione della quantizzazione. Se abbiamo un fraseggio che procede per ottavi non possiamo quantizzare con un valore = ¼ perché in questo modo la funzione raggrupperà più note sul valore dei quarti. La funzione di quantizzazione può risultare fredda o meccanica, poiché toglie di espressività l'esecuzione.



2.1.1 Confronto di due file midi

Facciamo ora un esempio pratico di due file della stessa musica , ma registrati in modalità diversa. il primo è un file midi registrato dal vivo, durante un'esecuzionea due mani, il secondo invece è stato registrato con l'uso del metronomo e registrato in due riprese, cioè prima una mano e poi l'altra.
Prendiamo in esame il walzer di Chopin Op 64 N 2

original file

Partitura originale
Primo file
Proviamo ora ad ascoltare il file midi della partitura sopra proposta.
Esso è stato registrato da un'esecuzione dal vivo. Da un punto di vista musicale l'esecuzione è apprezzabile. Si sente il fraseggio, la dinamica e tutti i particolari indicati nella partitura originale

E questa è il risultato dell'importazione del dello stesso file midi usando l'edito musicale "Finale"

wrong quantization

Come si può notare la partitura è praticamente inutilizzabile. Sono descrittti nei dettagli tutti i suoni presenti nel file midi, però da un punto di vista musicale la lettura è impossibile.
Vi sono troppe note legate tra di loro, troppe pause, troppi tagli addizionali. Gli accordi poi non sono distinti tra la mano destra e la mano sinistra, senza contare la tonalità sbagliata e le rispettive alterazioni. In sostanza si tratta di un file non tuilizzabile per la lettura.
Secondo file
Ascoltiamo ora questo secondo file midi sempre della stessa musica.
Esso è stato preparato con l'uso del metronomo e le parti sono state suonate a mani separate con l'impostazione della quantizzazione adeguata

Il risultato musicale non è proprio tra i più espressivi. Senz'altro il precedente esempio era molto pià intenso e vicino al pensiero musicale del compositore. Tuttavia in questo caso le note sono tutte uguali, non ci sono espressioni temporali, e la relativa conversione in stampa risulta più che accettabile

right quantization

In questo esempio si può notare che ci sono dei piccoli errori da aggustare, (come per esempio l'assenza delle due voci nella mano destra) ma poca cosa rispetto al file precedente che è praticamente inutilizzabile.
Se si parte da un partitura come questa c'è la possibilità di realizzare del buon materiale braille, mentre dall'esempio precedente si può usare molto poco per cui conviene scrivere a mano.



2.2 Come ricavare un testo braille dal midi

Prendiamo come esempio un file Midi ricavato da una esercizio del Duvernoy, il numero 5 in do maggiore. "allegro moderaro".
Diamo per assodato che la qualità Midi sia buona, come spiegato sopra.

duvernoy

Partitura originale
Importiamo il file midi con l'editor Finale per controllare che tutto sia corretto e apportiamo eventuali correzioni
Le correzioni non riguardano solo la giusta durata delle note e la loro altezza ma anche la loro rappresentazione.
Per esempio in questo studio vediamo che la battuta numero 3 e 4 hanno le altezze delle note corrette, ma rappresentate in modo anomalo, poiché il programma ha inserito in automatico i bemolli al posto dei diesis come alterazioni.
Perciò la corretta rappresentazione va fatta nel seguente modo
Rappresentazione sbagliata

wrong representation

Rappresentazione corretta

right representation

Dopo aver fatto le dovute correzioni andiamo a salvare il file in formato XML
Ora apriamo il programma BME2 e importiamo il file XML

import xml

Il risultato sarà il seguente

result

Per verificare che tutto sia apposto proviamo ad ascoltare con la funzione Midi del programma (CTRL+B)
Poiché all'ascolto tutto sembra regolare non ci rimane che impaginare il brano. (Eventualmente sarà possibile anche inserire le diteggiature e le legature.)
Per quanto riguarda l'impaginazione si noterà che la funzione importa ha caricato le due parti, ma le ha tenute distinte. Ha cioè rappresentato tutta la mano destra e poi tutta la sinistra. Mentre sappiamo che in braille le parti si alternano dopo un certo numero di battute nella modalità section by section oppure si alternano una battuta dopo l'altra nella sezione bar over bar
Andiamo nel Menu Tools e scegliamo l'impaginazione adatta al nostro caso:
Section by section oppure bar over bar

section by section

Per maggiori dettagli sulle modalità di impaginazione rimandiamo alla lezione N 1

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