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La formazione per l'assistente alla comunicazione

Anno accademico: 2013/2014
Relazione finale di:  Dott.ssa Eliana Lo Piccolo

TITOLO COMPLETO

Master di I Livello A.C.D.S.
LA FORMAZIONE PER L’ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE E PERL’AUTONOMIA PERSONALE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ SENSORIALE
I Edizione 

INTRODUZIONE

La musica da sempre ha una forza travolgente e dirompente, che, travalicando i confini di spazio e di tempo riesce ad unire quei popoli che per motivi storici o geografici appartengono a culture diverse. Uomini e donne, ricchi e poveri, bambini ed adulti che possono condividere esperienze musicali che hanno il potere di annullare barriere economiche, politiche, culturali e sociali. Il musicista è colui che ha la possibilità di far dialogare chi non ha più parole, di illuminare la notte buia di chi non ha la fortuna di vedere, di far sentire coloro che hanno scelto di non udire ed ascoltare niente e nessuno. Il passato e il presente ci offrono grandi esempi di come la musica abbia ridotto la distanza che esiste tra un vedente e un cieco, in quanto è l’unica forma d’arte completamente accessibile ad entrambi. Un musicista è un musicista e basta, un cantante è semplicemente un cantante. Numerosi sono gli esempi di musicisti e cantanti a noi contemporanei che hanno affascinato ed affascinano il pubblico: Andrea Bocelli, Ray Charles, Annalisa Minetti sono prove viventi di come un musicista e un cantante possano essere veramente grandi indipendentemente dal deficit visivo che hanno. Ma se la musica è libertà perché continua a non essere accessibile a tutti? Molti ragazzi non vedenti pur avendo un ottimo orecchio musicale e pur sapendo cantare non imparano a suonare uno strumento perché si sentono intralciati dal fatto che per farlo hanno sempre bisogno di una persona accanto che legga loro la musica, che per essere eseguita deve essere prima trascritta con la notazione braille e poi imparata a memoria. Potrebbe il programma BME2 dare risposta a questi ragazzi? Questo lavoro di tesi vuole essere allo stesso tempo un lavoro di ricerca e sperimentazione: di ricerca perché per poter parlare di un programma e di musica da fare grazie ad un ausilio tecnologico è importante approfondire le proprie conoscenze sulla musica e sulle funzioni che essa svolge (cap.1) e conoscere gli ausili tecnologici che possono essere utilizzati dai ciechi ed in particolare il programma BME2 (cap.2); di sperimentazione per comprendere quanto effettivamente le nuove tecnologie informatiche siano conosciute nel mondo scolastico ed accademico, se queste sono mai state utilizzate e che interesse possono suscitare in chi decide di sperimentare e di sperimentarsi mettendosi in gioco (cap.3).

Infine vuole sottolineare l’importanza di un sito come Music4vip, che ha lo scopo di accompagnare passo passo un insegnante che si trova per la prima volta a lavorare con un alunno con deficit visivo, ma che non ha ancora gli strumenti e le competenze adatte per fare ciò (cap. 4) Alla fine del lavoro è stata inserita un’unità didattica che è stata utilizzata per la sperimentazione sul campo.

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